ANEC: standard per i consumatori


Share on LinkedIn

 

 

Il “nuovo approccio” alla regolamentazione della sicurezza dei prodotti e la direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti hanno considerevolmente incrementato l’importanza degli standard quali strumento legislativo. Per favorire e garantire la partecipazione dei consumatori al processo di standardizzazione è nata nel 1995 l'Associazione europea per il coordinamento della rappresentanza dei consumatori nella standardizzazione (ANEC), sostenuta dalla Commissione europea e dall'EFTA.

L'ANEC rappresenta, quindi, la voce dei consumatori nell'ambito della standardizzazione dei prodotti, cioè nello sviluppo di standard tecnici, specialmente quelli che nascono a supporto dell'implementazione e del miglioramento delle leggi europee e delle politiche pubbliche.

L'uso degli standard può:

          – aumentare la protezione dei consumatori e ridurre il rischio di incidenti;

          – aiutare a promuovere la protezione dell'ambiente;

          – aumentare la qualità dei servizi;

          – assicurare ai consumatori di ogni età e abilità uguale accesso a prodotti e servizi;

          – sostenere l'era digitale e la società dell'informazione.

ANEC partecipa, grazie a tecnici esperti volontari, al lavoro di sviluppo degli standards di tre Organizzazioni Europee private di Standardizzazione riconosciute dall'UE e dall'EFTA: CEN, CENELEC, ETSI.

La rappresentazione dei consumatori nel processo di standardizzazione è un'attività di interesse pubblico e perciò finanziata da fondi europei per il 95% e dall'EFTA per il 5%. Nel 2012 il budget totale dell'ANEC è stato di 1,4 milioni di euro.

La partecipazione dei consumatori alla standardizzazione è importante: al termine del processo gli standard che hanno la rilevanza maggiore per i consumatori, fanno da contrappeso all'industria e garantiscono che l'interesse pubblico sia tenuto in debito conto.

 

Che cosa è uno standard?

 

Lo standard è un documento preparato dagli enti di normalizzazione e dai portatori di interesse su base consensuale. La sua applicazione, volontaria, offre norme tecniche e orientamenti per i prodotti e i processi di produzione.

Nell'UE, nel quadro del nuovo approccio all'armonizzazione tecnica, gli standard europei completano il quadro legislativo: il legislatore europeo si limita a definire i requisiti essenziali per la sicurezza; la soluzione tecnica spetta a chi si occupa di definire gli standard. Perciò la standardizzazione assume un ruolo di regolamentazione.

 

Quali sono i benefici economici di uno standard?

 

Il centro di standardizzazione nazionale tedesco (DIN) ha calcolato che l'uso degli standard contribuisce ogni anno ad aumentare di un punto percentuale l'economia tedesca, il che equivale a circa 20 milioni di €. Il Governo britannico attribuisce una crescita della produttività del 13% dal 1945 ad oggi, grazie all'uso degli standard. In Italia non ci sono studi simili, ma si attende una valutazione formale della contribuzione degli standard alla crescita sociale.

 

Com'è strutturata ANEC?

 

ANEC è governata da un'Assemblea Generale, formata da 33 membri, che elegge al suo interno un Presidente, che dura in carica due anni.

Le decisioni strategiche dell'Assemblea sono messe in atto da una Giunta Esecutiva (Steering Commettee), che comprende nove membri eletti dall'Assemblea generale e che durano in carica due anni. Nel 2012ANEC ha operato nei seguenti settori prioritari:

Sicurezza dei bambini - Recentemente ANEC si è occupata di "fettucce e abbigliamento infantile": sui campi da gioco si sono verificati incidenti mortali, causati da fettucce e cordoni di chiusura posti nella parte del capo e del collo degli indumenti dei bambini, che presentano forte rischio di strangolamento. Grazie al contributo dell'ANEC, lo standard finale ne vieta l'uso in tali capi di vestiario per bambini di età inferiore ai 7 anni. ANEC e BEUC hanno recentemente fatto una revisione critica dei due anni di discussione sulla Direttiva 2009/48/CE sulla sicurezza dei giocattoli, arrivando alla conclusione che solo piccolissimi progressi sono stati fatti sulla protezione dei bambini da composti chimici pericolosi presenti nei giocattoli. A luglio 2013 entreranno in vigore i nuovi requisiti chimici dettati dalla normativa, che prevedono ancora l'uso di molte sostanze pericolose. Per aiutare all'acquisto di giocattoli sicuri sono state intanto stilate delle linee-guida, a cura della CE in collaborazione con ANEC, BEUC e Stati membri, che possono essere scaricate in inglese direttamente dal sito

Design universale sostenibile (DfA) – Le persone anziane e i disabili sarebbero discriminati se non potessero usare i comuni prodotti e servizi, al pari di tutti gli altri consumatori. L'ANEC ha chiesto l'applicazione delle linee guida del CEN/CENELEC, che propongono i mezzi per soddisfare i bisogni di tali categorie più svantaggiate, quali: aperture facilitate degli imballaggi, segnali pubblici maggiormente visibili, indicatori tattili di superficie, estensione delle garanzie di sicurezza per tutte le apparecchiature elettriche.

Sicurezza degli elettrodomestici - ANEC ha collaborato con CENELEC alla revisione della prima generazione di standard per la sicurezza degli elettrodomestici, che conteneva una Clausola di esclusione per i bambini e i disabili, che avrebbero dovuto usare questi dispositivi sotto la supervisione di adulti abili. ANEC, contraria a qualsiasi distinzione, è riuscita a fare abolire, per il momento, tale clausola di esclusione dalle lavatrici e dalle piastre elettriche, ma continua nella revisione della norma.

Ambiente – Studio sull'impatto ambientale dei prodotti, dai frigoriferi alle automobili, per: migliorare la performance ambientale dei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita; realizzare requisiti obbligatori ambiziosi sull'efficienza energetica, i composti pericolosi e il trattamento dei rifiuti; consentire ai consumatori di fare scelte sostenibili, fornendogli un più ampio rapporto di prodotti verdi.

Società dell'Informazione - In questo settore ANEC si occupa, tra l'altro, della sicurezza dei bambini on-line, dell'e-commerce, delle nuove tecnologie. ANEC ha propostoche venga sviluppato uno standard europeo di "filtri Internet", per rassicurare i genitori sull'effettiva protezione dei loro figli da visioni inappropriate sui contenuti telematici. In generale ANEC si pone come obbiettivo che: i prodotti telematici siano accessibili, sicuri e di alta qualità per tutti; il trattamento dei dati privati sia eseguito in una struttura standardizzata, chiara e normata, con un assoluto rispetto della privacy e dell'accessibilità.

Sicurezza su strada - ANEC chiede standard più severi per la sicurezza dei sedili posteriori degli autoveicoli. Un suo test di collisione ha mostrato come i sedili posteriori ripiegabili non siano abbastanza robusti da sopportare l'urto di una valigia collocata nel portabagagli. In questo contesto ANEC si occupa di implementare gli standard per: cinture di sicurezza, emissioni di gas di scarico, eSystems e biciclette.

Nanotecnologie – Oggi, anche se ancora poco conosciute, le nanoparticelle fanno già parte integrante della nostra vita di tutti i giorni, entrando, per esempio, in molti farmaci e cosmetici, ma sono anche in continua evoluzione e, grazie anche a finanziamenti europei di grossa entità, la strada del loro sviluppo è segnata. ANEC, insieme al BEUC, sta studiando il problema della sicurezza di questi nuovi materiali e chiede la creazione di un registro pubblico europeo obbligatorio dei nanomateriali usati nei prodotti di consumo e di etichette più chiare ed esplicative.

Contatori intelligenti (Smart meters) – Gli standard devono garantire la facilità di installazione e di funzionamento, la sicurezza, l'accessibilità e l'interoperabilità.

 

Le strategie di sviluppo dell'ANEC

 

A gennaio 2012 l'Assemblea generale dell'ANEC ha adottato la strategia "Visione per il 2020".

Partendo dalle iniziative fino ad oggi percorse, nei prossimi sette anni l'ANEC si propone di realizzare i seguenti obiettivi strategici:

          – assicurare un pari status nell'agenda politica per tutte le azioni post-market

          – intensificare il lavoro per dimostrare che la partecipazione effettiva dei consumatori è un investimento necessario con un importante effetto sulla società

          – porre un'area prioritaria che rifletta sulle minacce al benessere e alla salute dei consumatori, sui bisogni dei consumatori evidenziati dai suoi membri, sulla disponibilità di esperti e risorse;

          – mirare a far sì che le norme tengano conto delle attese dei consumatori e assicurino una sinergia con gli standard che realizzi la sua visione di una migliore protezione di tutti i consumatori;

          – continuare ad usare tutti i dati in suo possesso per sviluppare le sue posizioni, in modo da rispondere alle minacce ai bisogni e alla sicurezza dei consumatori;

          – costruire una "coalizione di volontari" tra coloro che hanno interessi comuni, per rafforzare la promozione e la forza della sua influenza;

          – cercare di utilizzare le previsioni dei Regolamenti sulla standardizzazione e le attese delle altre legislazioni e delle politiche pubbliche europee per assicurare l'effettiva partecipazione della voce dei consumatori al Sistema Europeo di Standardizzazione;

          – cercare di far adottare standard internazionali che possano migliorare globalmente la protezione e l'assistenza sociale dei consumatori, mentre lavorerà per assicurare che gli standard europei incontrino i bisogni effettivi dei consumatori in Europa, nella legislazione europea e nelle politiche pubbliche;

          – rafforzare l'interazione a livello nazionale tra i movimenti dei consumatori e la standardizzazione, attraverso la costruzione di relazioni tra consumatori, organizzazioni nazionali di standardizzazione e autorià nazionali;

          – lavorare per assicurare che la rappresentanza dei consumatori nel processo di standardizzazione europeo rimanga attivo anche dopo il 2020.

 

Print Friendly

Autore:


Attualmente consulente nel settore della formazione e delle attività consumeristiche, soprattutto negli ambiti di educazione e sicurezza alimentare, merceologia e tecnologia degli alimenti, diritti dei consumatori, sostenibilità ambientale e innovazioni tecnologiche. Team leader in progetti europei di educazione alimentare e al consumo. Dal 2009 a tutt'oggi Docente nella Scuola di specializzazione EMAS (open lesson) dell'Università Cattolica di Brescia su “Sicurezza alimentare”. Dal 2001 a tutt'oggi è consulente della Camera di Commercio di Bolzano e docente di “tecnologia dei prodotti alimentare” nei corsi per “mediatori” e “esercenti di prodotti alimentari”.

Non ci sono commenti.

Inviando il commento accetti espressamente le norme per la Privacy.