Incidenti domestici in Europa: più precauzione


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Quello degli incidenti è un  un problema importante e largamente prevenibile, che investe la sanità pubblica. Eurosafe, l’associazione Europea che si occupa di prevenire gli infortuni e promuovere la sicurezza, ha  pubblicato il Quarto Rapporto sugli incidenti - “Injuries in the European Union” - un compendio  statistico degli incidenti in Europa, riguardante il periodo 2008-2010.


In generale sull’intero territorio europeo esiste un’enorme differenza in termini di numeri di incidenti mortali: ad esempio, nel periodo di riferimento, in Lituania si è verificato il maggior numero di incidenti mortali di tutta Europa. In questo Paese il rischio di incidenti è 5 volte maggiore rispetto all’Olanda, nazione con la più bassa incidenza di incidenti mortali (si veda tabella seguente).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Injuries in the EU – IDB Eurosafe

 

Dall’analisi dei dati, si è evidenziato come, con quasi un quarto di milione di morti ogni anno, gli incidenti, dopo le malattie cardiovascolari, il cancro e le malattie respiratorie, costituiscono la quarta causa di morte più comune all'interno dell'UE. Incidenti e lesioni sono la principale causa di morte in bambini, adolescenti e giovani adulti. Ogni anno in Europa  muoiono circa 233.000 persone: un morto ogni 2 minuti.


E  la mortalità rappresenta solo la punta di un iceberg.  Infatti  sono circa 5,7 milioni le persone ricoverate in ospedale,  33 milioni circa  le persone che hanno ricevuto ogni anno cure mediche a causa di incidenti.  E il costo complessivo stimato, per far fronte alle cure, alla degenza, alla riabilitazione è di circa 78 bilioni di Euro.  E se a questi dati aggiungiamo i costi indiretti dovuti, per esempio, alla perdita del lavoro, o ai costi assicurativi e previdenziali, la spesa totale risulterebbe di gran lunga maggiore.


In questa percentuale, gli incidenti domestici la fanno da padrone, con quasi 99.000 decessi in Europa, quasi 4 milioni di ricoveri,  e circa 19 milioni di pazienti che hanno ricevuto cure mediche.
Le cause degli incidenti sono spesse legate alla nostra vita quotidiana. Il dato dell’Eurosafe  stima  che 7,9 milioni di bambini al di sotto dei 15 anni devono essere trattati in ospedale per un infortunio, ogni anno (stima IDB – Injuries data base – UE).
Ciò rappresenta il 19% di tutte le lesioni trattate in ospedale, mentre i bambini di età inferiore ai 15 anni rappresentano solo il 16% della popolazione totale
Ciò significa che 1 bambino su 10 nell'UE ogni anno subisce un infortunio che richiede un intervento medico o di emergenza. Nei bambini sotto i 5 anni di età oltre il 60% di tutte le lesioni si verificano in casa, le cadute rappresentano le cause di lesione più frequenti.
La strada è il luogo in cui si verificano con maggior frequenza incidenti, che riguardano  circa l’ 11% di tutti gli infortuni nei bambini, con conseguenze più gravi rispetto a altre lesioni. Circa 139.000 bambini nell'Unione europea richiedono un trattamento medico di emergenza ogni anno a causa di infortuni legate alla sicurezza dei  parchi giochi.
Per  57.000 bambini ogni anno gli  incidenti sono legati a giocattoli con bassi o inesistenti standard di sicurezza, e per 35.000 casi ad articoli  per neonati o bambini, utilizzati principalmente in ambiente domestico, come culle,  fasciatoi o carrozzine per bambini.
Tuttavia i dati rivelano che,  vi è una forte tendenza al ribasso dei decessi in età infantile rispetto agli anni scorsi Si può presumere che questo è in gran parte l'effetto di intensivi programmi di sicurezza per bambini che hanno avuto luogo in tutti i paesi dell'UE. Tali programmi sono stati messi in atto proprio concentrandosi sull’esito delle statistiche, e quindi andando ad intervenire per mettere in sicurezza  quelle attività o quegli utensili appunto individuati come pericolosi per tale fascia di età.


La statistica riguardante gli over 60 ci conferma che gli anziani invece si feriscono maneggiando fornelli, magari senza dispositivi di sicurezza, o cadendo a causa dell’ingombro di tappeti.
Infatti ogni anno, 123 000 cittadini dell'UE over 60 muoiono per le conseguenze di infortuni, che rappresentano il 53% di tutte le morti per incidente, e il 2,8% di tutti i decessi in questa fascia di età. I tassi di mortalità per infortuni (100.000) aumentano drasticamente dopo i 70 anni sia per le donne (da 39 a 135 nella fascia di età da 80 a 85 ) che per gli uomini ( da 95  a 226, nella stessa fascia di età).  Le cadute sono la causa principale (28%) degli infortuni mortali tra gli anziani, in particolare per le donne,  mentre suicidi (16%) e incidenti stradali (9%)si pongono al secondo e terzo posto, rispettivamente.
Purtroppo, più di un quarto di tutte le persone che soffrono di una frattura dell'anca muore entro un anno dall’evento morboso,  e un altro 50 % è destinato a  non tornare al precedente livello di mobilità e l'indipendenza
Citare i bimbi e gli anziani tra l’altro non è un caso. Sono questi, insieme alle casalinghe, le tipologie di soggetti maggiormente a rischio di incidenti domestici, a causa della maggiore presenza in casa, e della vulnerabilità, dovuta all’età.


Eppure viviamo in un contesto in cui, in Europa, potenzialmente le persone di tutte le età possono vivere al loro meglio. In larga misura, ciò può essere ottenuto aumentando i nostri sforzi per la promozione della sicurezza e nella prevenzione degli incidenti. In tutte le fasce  di età la qualità della vita può essere notevolmente migliorata con un maggiore livello di sicurezza, ad esempio in ambienti di vita e di lavoro, di veicoli, edifici, prodotti di consumo e promuovendo l'utilizzo di personale dispositivi di protezione


La statistica sugli incidenti è di fondamentale importanza, per costruire politiche sanitarie e programmi di prevenzione, e andare ad incidere fortemente sui costi sociali ed economici dovuti agli incidenti. Queste statistiche per altro potrebbero essere raccolte, all’interno dell’UE, mettendo in rete e attingendo alle informazioni, reperibili facilmente, all’interno degli ospedali e dei presidi di emergenza e pronto soccorso, o attraverso ambulatori e medici di base. Un operazione che permetterebbe di pianificare programmi educativi e divulgativi, ad ampio raggio.
Negli ultimi anni, i paesi dell'UE e la Commissione europea hanno esplorato i modi per incoraggiare lo scambio nazionale ed a livello europeo di dati sugli infortuni. Al momento, solo 12 paesi immettono informazioni in un data base sugli incidenti attraverso Dipartimenti di Emergenza Sanitaria selezionati per fornire queste statistiche.
Al contrario è di fondamentale importanza che tutte le forze in campo per la prevenzione e la tutela degli incidenti, dalle istituzioni alle associazioni si mobiliti per chiedere il coinvolgimento di tutti i paesi europei nel censire i rischi dovuti agli incidenti, la pubblicazione in rete delle informazioni che consentano la prevenzione del rischio e l’attuazione di un Libro Verde sulle buone pratiche per la prevenzione, in modo che i dati siano resi disponibili per le politiche sanitarie e dei consumatori nei paesi e a livello europeo.

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Autore:


Alessandra Coppola, nata nel 1970 a Nocera Inferiore (SA) vive a Roma. Laureata in Psicologia nel 1995, ha una Specializzazione in Neuropsicologia E' responsabile nazionale dell’Organizzazione per l’Associazione CODICI (Centro per i Diritti del Cittadino); Professore Associato presso l’Istituto Universitario di Ricerca Scientifica Santa Rita - Dipartimento di ricerca in Scienze della Salute - sezione di scienze comportamentali; Presidente Associazione Forum delle Associazioni Antiusura; coordinatrice Ente di Mediazione CSDC - Centro Servizi Per i diritti del Cittadino (ente abilitato presso il Ministero della Giustizia ai sensi del DM 180/2010)

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