Consumatori, Diritti e Mercato va in rete


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Da gennaio 2013 Consumatori, Diritti e Mercato diventa una rivista on-line. La sua missione rimane la stessa: essere un riferimento per un’area tematica specifica: la consumer policy. Un tema centrale in un’economia di mercato, in un Paese dove spesso si dimentica che l’economia è al servizio dei consumatori e non viceversa. Anche la il pubblico a cui si vuole rivolgere non cambia: tutti coloro che hanno un interesse professionale sul tema:
• chi fa consumer policy: la politica e le organizzazioni non profit;
• chi studia la consumer policy: l’università e gli istituti di ricerca;
• chi rende necessaria la consumer policy: le imprese e le organizzazioni, pubbliche e private, che offrono beni e servizi.
Che nella Rivista possono trovare e scambiare:
• idee argomentate senza steccati ideologici; più ancora che in una rivista cartacea, una rivista in rete si presta al confronto di posizioni diverse, tutte accettabili se argomentate e non solo affermate;
• documentazione; una sezione dedicata del sito consente di accedere a documentazione aggiornata sulla consumer policy.
Cambia invece la forma perché i contributi che appariranno su Consumatori, Diritti e Mercato si  adegueranno al nuovo strumento che li diffonderà. 
• Maggiore leggibilità. Non è rilevante la disciplina o l’organizzazione di riferimento: la consumer policy interessa, direttamente o indirettamente, tutti. Il linguaggio non sarà quindi specialistico e i testi saranno comprensibili da tutti coloro che sono il pubblico di Consumatori, Diritti e Marcato.
• Formato più compatto. Se la Rivista non è uno strumento accademico, non è neppure un blog. Si vuole collocare in una spazio intermedio, che consenta approfondimenti che siano:
• indipendenti: non devono esprimere solo interessi di parte;
• rigorosi: svolti con coerenza logica e fondati su dati di fatto, non solo sull’affermazione di  opinioni;
• puntuali: che riguardino temi non generici, ma aspetti specifici di norme e comportamenti che influenzano il consumatore;
• concisi: orientativamente, 6/8.000 battute è la lunghezza ideale dei contributi, uno spazio sufficiente per intervenire in modo rigoroso e puntuale, senza sovrapporsi, da un lato, ai blog o, dall’altro, alle fonti specialistiche. Dunque no alle note e scalette chiare, anche organizzate per punti, per facilitare la lettura e rendere più efficace il trasferimento di informazione.

Infine, con il passaggio on-line cambia anche il direttore. Chi scrive prende il posto di Francesco Silva e può solo sperare di essere all’altezza di chi lo ha preceduto.

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Autore:


Ordinario di Marketing presso l’Università IULM di Milano. E’ presidente della società di ricerca e consulenza TradeLab.E' membro dei comitati di redazione delle seguenti riviste: The International Review of Retail, Distribution and Consumer Research; European Retail Research; Journal of Marketing at Retail; Sviluppo e Organizzazione; Economia dei Servizi; Consumatori, Diritti e Mercato; Mercati e competitività.

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