Semplificazione ed efficienza della Pubblica amministrazione


Share on LinkedIn

L’Italia non è mai stata un modello virtuoso per le proprie pubbliche amministrazioni, salvo qualche rara eccezione. In generale, la competitività di un paese si manifesta, essenzialmente, nella posizione che esso ha nel commercio internazionale e nel miglioramento del benessere dei propri cittadini, sul piano dell’occupazione e della ricchezza economica. In un contesto di crescente integrazione dei mercati e di interdipendenza dei sistemi economici, l’efficienza del settore pubblico, però, costituisce un fattore determinante del grado di competitività e delle opportunità di sviluppo delle singole economie nazionali. La P.A., in un’economia industrialmente avanzata, è, allo stesso tempo, un settore produttivo e una fonte di regolamentazione. Non è, quindi, casuale che ad un paese competitivo corrisponda una P.A. che funziona, oltre che, un elevato senso civico. La profonda crisi in atto può seriamente aggravare il problema della produttività, la cui attuale recessione è in parte dovuta alla scarsa capacità del sistema di allocare le risorse efficientemente. Esiste una storica gracilità del nostro sistema economico-politico mai basato sul quattrittico meritocrazia, formazione, liberalizzazioni e servizi. Studi autorevoli spiegano come la P.A. abbia responsabilità pesanti sulla competitività del nostro paese: ad esempio, la Commissione Europea ha stimato negli ultimi anni che i costi amministrativi sulle imprese sono pari al 4,6% del PIL. Nella classifica mondiale della competitività (WEF) siamo intorno al 50° posto e i nostri cugini Germania-Inghilterra-Francia sono nei primi 15: come P.A., non va meglio, in quanto siamo oltre la 100^ posizione. Si dovrebbe promuovere, a questo proposito, una grande e vera riorganizzazione del settore pubblico partendo dalla sistematica comparazione dei singoli uffici, per far convergere i meno efficienti verso i migliori, in termini di semplificazione, costi e risultati: il D.Lgs.150/09 e il recente D.L.5/2012 (detto decreto “Semplifica Italia”) vanno in questa direzione, in controtendenza con il passato.

 

Print Friendly

Autore:


Non ci sono commenti.

Inviando il commento accetti espressamente le norme per la Privacy.