Big Switch: prospettive nel mercato elettrico italiano


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Lo scopo di questo breve intervento è inquadrare la specifica esperienza inglese del Big Switch in un modello più generale, in modo da compararla con l’esperienza italiana di Acquirente Unico. 

Il modello, sperimentato con successo nel corso del 2012 nel mercato elettrico del Regno Unito, si basa su tre elementi:
  • un soggetto che svolge la funzione di coordinare gli acquirenti e organizzare gli scambi;
  • un meccanismo competitivo attraverso il quale si selezionano i fornitori;
  • un portafoglio di contratti di fornitura. 

Il principale vantaggio sottostante questo modello è permettere di gestire le negoziazioni che avvengono nel mercato al dettaglio con strumenti analoghi a quelli utilizzati nei mercati all’ingrosso. I flussi informativi sono centralizzati, proprio come avviene in un mercato di borsa o in una piattaforma di trading, al fine di ridurre i costi di transazione. Il numero dei prodotti è relativamente limitato, in modo da non disperdere liquidità e facilitare la comparazione tra i differenti prodotti. I venditori sono forzati a competere esclusivamente sul prezzo e, per ogni tipologia di prodotto, gli acquirenti ricevono simultaneamente tutte le offerte disponibili. 

 
Lo scopo economico di un simile approccio è evidentemente quello di favorire la convergenza del prezzo al dettaglio al livello del prezzo all’ingrosso, al netto dei costi di commercializzazione. Questi ultimi, inoltre, sono destinati a ridursi a seguito della contrazione dei costi di transazione
La funzione di coordinatore è stata svolta da un soggetto privato (Which?) su propria iniziativa, in maniera del tutto indipendente sia dal Governo britannico che dal regolatore (Ofgem). 
 
La procedura seguita nel Regno Unito è simile al meccanismo abitualmente utilizzato per individuare la domanda potenziale in un dato mercato (il cosiddetto market test) e si articola in due fasi:
 
  • informare i consumatori che si terrà una procedura di selezione di fornitori su larga scala e invitare a inviare una manifestazione di interesse, non vincolante, al cambio di fornitore, dettagliata con informazioni riguardanti la propria bolletta energetica, dalle quali si evince il livello di prezzo al di sopra del quale non c’è convenienza al cambio di fornitura (fase non vincolante);
  • organizzare una procedura d’offerta basata sulla competizione di prezzo, selezionare le migliori offerte e procedere alla stipula dei contratti tra fornitori e consumatori (fase vincolante). 

Va innanzitutto notato che il rapporto commerciale tra consumatori finali e fornitori è diretto: il coordinatore non agisce da intermediario commerciale (grossista), cioè non compra né vende energia, ma si limita a organizzare il mercato. Il ruolo svolto da Which? è, in certo modo, l’equivalente nel mercato all’ingrosso. 

 
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