Strumenti di misurazione della velocità di connessione alla rete internet *


Share on LinkedIn

 

Con l’avvento dell’era di internet, sempre più utenti si sono dotati, nel corso degli ultimi anni, di un pc e, più di recente, di uno smartphone, per poter accedere alla cd “rete”.
 

L’accesso alla rete è diventato, infatti, uno strumento molto utile nella vita di ogni giorno per una molteplicità di funzioni (informativa, educativa, ricreativa ecc).
 

Tuttavia, la qualità dell’esperienza dell’accesso ad internet dipende in maniera crescente dalla sua “velocita di connessione” alla rete.
 

Se alcuni anni fa era sufficiente una connessione in banda stretta (a 54 Kbps) per poter consultare la propria mail, chattare o leggere un quotidiano elettronico, oggi diventa necessario possedere una connessione veloce, a banda larga o ultra larga, per poter visualizzare contenuti “più pesanti”  come i file  video e audio.
 

Pertanto l’aspetto della velocità di connessione riveste oggi un ruolo centrale per la navigazione sul web.
 

Cionondimeno, molti utenti internet lamentano spesso una lentezza della propria connessione alla rete da postazione fissa rispetto agli standard dichiarati dagli operatori del mercato nei diversi spot pubblicitari.
 

Se si presta, infatti, attenzione alle classiche proposte commerciali, si nota, con semplicità, che tutte le offerte di ADSL riportano la comune dicitura “sino a x Mb/s per il download e sino a x Mb/s per l’upload”. Tuttavia la maggior parte degli utenti difficilmente riesce a raggiungere la velocità dichiarata dagli operatori.
 

Orbene, esistono  strumenti che possano tutelare gli utenti in questo settore?
 

La risposta è affermativa, anche se occorre svolgere una precisazione prima di analizzarli dettaglio.
 

La navigazione in rete è, infatti, in concreto condizionata da numerosi fattori. In tal senso, vengono in considerazione fattori “esterni” quali ad esempio l’obsolescenza del personal computer utilizzato per l’accesso o del sistema operativo installato, la presenza di virus che rallentano la connessione, la mancanza di uno o più aggiornamenti dei programmi utilizzati per la navigazione, così come fattori “interni” quali i parametri utilizzati nella gestione della connessione da parte dell’operatore internet service provider (velocità di navigazione minima contrattualmente garantita).
 

Proprio con riferimento a tale ultima categoria di fattori, sono stati realizzati una serie di validi strumenti che permettono all’utente di testare la propria connessione. Essi prendono il nome di speed test, e consistono in siti internet specializzati che, attraverso software gratuiti, consentono di misurare la velocità della propria connessione sia in download che in l’upload. I dati prodotti da tali misurazioni consentono all’utente di effettuare un raffronto con le prestazioni e le velocità pubblicizzate dall’operatore. I più comuni tra tali siti sono, ad esempio, www.speedtest.net/it, www.my-speedtest.com/it, http://www.speed.io/index_en.html, www.my-speedtest.com/it, www.speedtest-italy.com, www.test-adsl.eu.


Una menzione particolare deve essere riservata al sito “misura internet”  in quanto, a differenzia degli altri sopracitati, oltre a consentire la misurazione della velocità della connessione fornisce all’utente un certificato, avente valore legale, in merito ai valori riscontrati. Si tratta di uno speed test realizzato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), in collaborazione con la Fondazione Ugo Bordoni ed il supporto dell’Istituto Superiore delle Comunicazioni, con lo scopo di fornire agli utenti strumenti concreti per verificare la qualità e il buon funzionamento dei servizi offerti dagli operatori di telefonia.


In particolare, a seguito dell’adozione della delibera n. 244/08/CONS, l’Agcom ha imposto a tutti gli operatori delle telecomunicazioni di rendere fruibili al pubblico, mediante i propri siti internet, una serie di parametri relativi alla connessione offerta, al fine di consentire agli utenti di effettuare una comparazione tra le diverse proposte presenti sul mercato. Nel dettaglio, le  informazioni da pubblicare si dividono in tre categorie: quelle relative alla velocità di trasmissione dati (banda minima di uploading e di downloading), quelle in merito al ritardo di trasmissione dati (ritardo massimo), ed infine quelle relative al tasso di perdita dei pacchetti.


La differenza rispetto a tutti gli altri speed test consiste, pertanto, nella circostanza che misura internet effettua una misurazione non della generica velocità di navigazione ma delle esatte prestazioni della rete del singolo operatore. Tale peculiarità è resa possibile grazie alla localizzazione fisica dei server di misurazione utilizzati da Agcom presso i punti fisici di interscambio tra le reti dei vari operatori (Neutral Access Point NAP). Tale posizionamento, infatti, consente di misurare lo scambio dei dati (trasportati esclusivamente attraverso la rete di responsabilità dell’operatore e non su altre reti terzi) tra un client, cioè il proprio personal computer, ed un server posizionato nel punto di scambio più vicino all’utente.
 

Il predetto sistema di misurazione della velocità di connessione è disponibile in due versioni: la prima, che non necessita di alcuna installazione né di iscrizione, consente di effettuare una misurazione immediata in modo da avere una prima idea della velocità della propria connessione; la seconda, invece, effettua una misurazione più lunga (che va da un minimo di 24 ore sino ad un massimo di 72 ore), mediante l’installazione di un software gratuito che prende il nome di Ne.Me.Sys. (Netword Measurament System) e che è disponibile per tutti i sistemi operativi di Pc sul sito www.misurainternet.it.


Ultimata la misurazione, viene rilasciato all’utente un certificato in formato pdf in cui vengono riportati i risultati della misura effettuata.
 

L’aspetto più interessante di tale strumento, consiste nel fatto che nell’ipotesi in cui i risultati certificati siano inferiori rispetto a quelli garantiti contrattualmente dall’operatore, sarà possibile effettuare un reclamo gratuito al proprio gestore, direttamente tramite il suo sito web. In quest’ultimo caso, se entro 30 giorni dalla ricezione del reclamo l’operatore non ripristina i livelli di qualità del servizio garantiti, l’utente potrà recedere senza dover pagare le penali previste nel contratto.
 

L’utilità del progetto consiste, anche, nella possibilità per l’utente di consultare sul sito web dell’Agcom una serie di dati statistici (afferenti alle varie misurazioni effettuate e suddivisi per ciascun operatore) in base ai quali è possibile vedere, ad esempio, la percentuali di certificati rilasciati, il grado di non corrispondenza tra i diversi operatori, il numero di misurazioni effettuate, ecc. Tutte queste informazioni risultano essere estremamente preziose in quanto forniscono all’utente un valido strumento di comparazione tra i servizi offerti dai diversi operatori e di orientamento circa le reali prestazioni rese dai medesimi.
 

E per quanto concerne la rete mobile? Esiste la possibilità di misurare anche la connessione alla rete dei nostri smartphone, tablet e chiavette?
 

Anche in questo caso la risposta è affermativa ma lo strumento utilizzato si differenzia sensibilmente da quelli adoperati per la rete fissa. Al riguardo, l’Agcom con delibera n. 154/12/CONS, ha adottato un piano di misure attive sul campo (c.d. drive test), al fine di verificare le prestazioni dei principali operatori mobili presenti sul mercato italiano (TIM, Vodafone, 3 e Wind).


Tuttavia, a differenza di misura internet da postazione fissa, in questo caso non è il singolo cliente che effettua la rilevazione dal proprio terminale ma l’Autorità mediante dei propri drive test i cui risultati rilevati vengono poi periodicamente pubblicati su un sito dedicato (www.misurainternetmobile.it). Il progetto di rilevazione è articolato sul territorio mediante l’individuazione di 20 città italiane (una per regione) selezionate in base al criterio della maggiore popolosità. I parametri utilizzati per calcolare la connessione mobile sono: la velocità media di scaricamento di un file, la velocità media di caricamento, la velocità media di navigazione in internet (per visualizzare una pagina di circa 800 Kbyte/s), il ritardo medio di trasmissione di un pacchetto e, infine, la variazione media del ritardo di trasmissione di un pacchetto.
 

Al riguardo si segnala, la recente pubblicazione dei test effettuati nel secondo semestre 2013, in base ai quali è possibile vedere le singole prestazioni rilevate – per ciascuno dei quattro operatori.
 

Pertanto lo strumento di rilevazione della velocità di navigazione da rete mobile realizzato dall’Autorità, se da un lato non permette di effettuare una rilevazione puntuale delle prestazioni dell’operatore dal proprio smartphone o tablet, dall’altro consente di ottenere utili informazioni, aggiornate periodicamente, in modo da consentire agli utenti una scelta più consapevole nell’individuazione di un operatore mobile da utilizzare.

 

* Le opinioni espresse dall'autore sono personali e non impegnano in alcun modo l'istituzione di appartenenza
 

Print Friendly

Autore:


Francesco Di Giorgi. Funzionario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom). Lavora presso l’Ufficio pluralismo, concorrenza ed autorizzazioni della Direzione servizi media. Ha conseguito un dottorato di ricerca nel 2012 presso la Facoltà di economia dell’Università di Catania con una tesi sul rapporto tra digital divide e sviluppo locale.

1 Risposta a "Strumenti di misurazione della velocità di connessione alla rete internet *"

  1. marco pierani scrive:

    Circa Misura Internet, personalmente ho fatto sempre fatica a comprendere come possa ritenersi accettabile che una Autorità metta a disposizione degli utenti (cosa molto apprezzabile) uno strumento che sostanzialmente certifica, in alcuni casi, l'inadempimento degli operatori e, in tali evenienze, all'esito delle prove riconosca tuttavia all'utente la sola possibilità di recedere senza dover pagare le penali previste nel contratto. Ma come? E tutto l'inadempimento pregresso e provato?!? Magari questo bell'articolo di Consumatori Diritti e Mercato può essere l'occasione per fare chiarezza. Qualcuno mi sa rispondere ?

Inviando il commento accetti espressamente le norme per la Privacy.