Dialogo UNI – consumatori


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Il Parlamento Europeo ha recentemente ribadito che la partecipazione appropriata e bilanciata alla normazione volontaria nazionale, europea ed internazionale costituisce uno degli impegni più importanti, che si traduce nella capacità di aggregazione e di costruzione di un consenso condiviso in tutte le fasi del processo normativo, dalla definizione dell’intervento strategico, al coordinamento della attività tecniche fino alla partecipazione attiva nella definizione dei contenuti normativi.

 

In una visione tripartita delle partecipazioni (mondo produttivo, pubblica amministrazione e società civile), che garantisca la presenza di tutte le parti economiche e sociali, soprattutto per quei temi di maggior impatto sull’intera collettività, è necessario rafforzare il contributo delle categorie ritenute più deboli, ovvero quelle che presentano storicamente maggiori difficoltà di rappresentanza e coinvolgimento. In particolare deve essere rafforzato il dialogo con i consumatori.
Infatti, è stato riconosciuto che non è sufficiente per la rappresentanze dei consumatori garantire la propria tutela partecipando al solo dibattito politico, legislativo e giuridico. Basti ricordare che nell’Unione Europea si è saldamente affermato il principio del nuovo approccio comunitario, modello di creazione delle regole di libero mercato secondo il quale il legislatore europeo definisce i principi cardine a protezione dei diritti fondamentali dei cittadini, in particolare a tutela della salute e della sicurezza, rimandando alla normazione volontaria la definizione consensuale degli aspetti tecnici, attraverso gli Enti di Normazione del Sistema CEN-CENELEC-ETSI, di cui UNI costituisce la rappresentanza in Italia.

 

Lo stesso Parlamento Europeo, con la recente emanazione del Regolamento n.1025/2012, ha riconosciuto il ruolo essenziale delle norme tecniche, quale strumento atto a rispondere alla crescente necessità, nella politica e nella legislazione, di documenti in grado di garantire la sicurezza dei prodotti, l'accessibilità, l'innovazione, l'interoperabilità e la protezione ambientale.
In tal modo, la normazione contribuisce all'innovazione e allo sviluppo sostenibile dell'Europa, a rafforzare la competitività dell'Unione, a consolidare il suo ruolo nel commercio internazionale ed a concorrere al benessere dei cittadini.

Inoltre, lo sviluppo di norme europee sui servizi potrebbe andare a beneficio di un'ulteriore armonizzazione nel settore dei terziario, accrescere la trasparenza, la qualità e la competitività dei servizi europei e promuovere la concorrenza, l'innovazione, la riduzione delle barriere commerciali e la protezione dei consumatori. Al fine di rafforzare ulteriormente la tutela dei consumatori, dovrebbe anche essere privilegiata la procedura di definizione delle norme relative alla direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti.

 

Il 18 ottobre 2011 è stato quindi siglato un protocollo d’intesa tra UNI ed il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, basandosi sulla considerazione che, per legge, il CNCU ha il compito, tra gli altri, di promuovere il controllo della qualità e della sicurezza dei prodotti e dei servizi. Con tale accordo, UNI ha realizzato la possibilità di riferirsi in modo strutturato all’intero coordinamento delle associazioni dei consumatori e degli utenti più rappresentative a livello nazionale, anziché sviluppare singole iniziative con rappresentanze parziali.
Ricordando che CNCU è chiamato presso il Parlamento e il Governo ad esprimere pareri sui disegni di legge, appare altrettanto indispensabile che lo stesso adotti tutti gli strumenti necessari per assicurare la partecipazione delle associazioni dei consumatori/utenti dello stesso CNCU alle attività di normazione volontaria, nazionale ed internazionale. Inoltre, UNI e CNCU, insieme, possono usufruire del comune coinvolgimento presso il Ministero dello Sviluppo Economico, condividendo obiettivi comuni volti a garantire ai consumatori adeguati livelli di qualità e sicurezza di prodotti, processi, servizi e professioni.

 

Il protocollo d’intesa stabilisce i seguenti obiettivi:


1.   avviare, promuovere e consolidare un dialogo sistematico tra UNI e CNCU, anche attraverso la partecipazione diretta di rappresentati nelle reciproche strutture di indirizzo, che consenta di individuare le strategie e le modalità di azione volte alla finalizzazione di progetti comuni;
2.   promuovere attività di alfabetizzazione e di formazione circa la funzione, le procedure e le attività di UNI, attraverso corsi specifici per le associazioni dei consumatori e degli utenti;
3.   attivare un sistema di trasmissione di informazioni che consenta al CNCU e alle sue associazioni di ricevere le informazioni essenziali, individuate nell'ambito delle aree prioritarie definite;
4.   promuovere la partecipazione delle associazioni dei consumatori e degli utenti al processo normativo svolto dalle Commissioni Tecniche UNI di interesse prioritario del CNCU (Attività professionali, Agroalimentare, Mobili, Servizi, Tessile ed abbigliamento, Sicurezza, ecc.), e monitorare la presenza ai lavori di tutte le rappresentanze delle associazioni del CNCU.

 

Con questa iniziativa si è avviata a livello italiano una nuova fase nel rapporto tra il mondo dei cittadini/consumatori e la loro tutela attraverso il ricorso ai meccanismi di auto-regolamentazione volontaria dei mercati.

 

UNI e CNCU hanno deciso di concentrare l'attenzione sulle seguenti tematiche prioritarie per i consumatori/utenti:


a.   qualificazione dei servizi al cittadino, con particolare riferimento ai call center, all’educazione e consulenza finanziaria, all’erogazione di energia, alla distribuzione/depurazione dell’acqua, al trasporto pubblico, alla raccolta rifiuti ed al turismo;
b.   qualificazione delle professioni, con particolare attenzione alle prestazioni erogate ai cittadini nell’area del benessere della persona;
c.   garanzia dei prodotti al consumo, con particolare riferimento alla sicurezza alimentare, all’abbigliamento, agli ambienti domestici, alle attività del tempo libero, considerando anche gli imballaggi, la sostenibilità ambientale, l’etichettatura, l’accessibilità e la contraffazione.

 

UNI e CNCU si sono quindi  impegnati a promuovere un’attività di alfabetizzazione e di formazione circa la funzione, le procedure e le attività di UNI, attraverso corsi specifici per le associazioni dei consumatori e degli utenti, con la finalità di presentare il valore della normazione e mettere in luce il nesso tra le esigenze dei consumatori e degli utenti e la necessità che le loro rappresentanze svolgano una corretta attività di tutela dei loro diritti nel sistema della normazione volontaria (nazionale, europea ed internazionale) in una logica di cultura della prevenzione.

 

Infine, Considerato che ISO e CEN attuano le loro politiche a tutela dei consumatori avvalendosi di strutture – rispettivamente COPOLCO e ANEC – appositamente dedicate a recepire e riflettere le esigenze dei consumatori, evidenziando così l'importanza del loro diretto coinvolgimento nelle attività di normazione europee ed internazionali, si è deciso che CNCU costituisca il punto di contatto di ANEC in Italia e che CNCU indichi tramite UNI un proprio rappresentante in COPOLCO affinché si possano rappresentare i consumatori italiani sui tavoli del dibattito strategico della normazione internazionale.
Ciò è avvenuto nell’ultima riunione del COPOLCO, svoltasi a Malta il 22-23 maggio 2013, nella quale era presente, per la prima volta nella storia del Comitato Internazionale, una delegazione italiana con un rappresentante CNCU, e nel corso dei lavori è stata presentata l’esperienza italiana del Protocollo UNI-CNCU, con grande interesse da parte dei numerosi partecipanti da decine di Paesi del Mondo.

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Autore:


Laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano, da oltre 20 anni lavora nell’ambito della normazione volontaria, prima in un’Associazione di Confindustria e dal 1995 nel settore tecnico dell’UNI dove sviluppa processi e strumenti. Quale Direttore Tecnico UNI, dal 2003, contribuisce all’evoluzione della normazione volontaria verso la società globale dei servizi, partecipando al dibattito internazionale ed europeo in materia di responsabilità sociale, di qualità del turismo, di caratterizzazione dei servizi finanziari e di qualificazione delle professioni, ed organizzando in Italia i tavoli di lavoro, nella dialettica di confronto consensuale tra la parte pubblica, il settore privato ed il cittadino. Oggi in UNI è Direttore delle relazioni esterne, dello sviluppo e dell’innovazione, con il compito di attuare le linee strategiche nei rapporti con gli stakeholders, nell’ambito delle quali ha gestito lo sviluppo e l'attuazione del protocollo con il CNCU.

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