‘Progetto Carta degli investitori’


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Da anni l’educazione finanziaria è uno degli obiettivi principali delle istituzioni, nazionali ed europee, del settore che sostengono il bisogno di una maggiore  trasparenza e correttezza nel rapporto tra intermediari finanziari e consumatori. Occorre sensibilizzare i consumatori a compiere scelte ponderate e consapevoli rendendoli parte attiva nella definizione dei meccanismi di tutela.

Tale esigenza, da sempre avvertita fortemente anche dai risparmiatori e dalle associazioni dei consumatori che li rappresentano e tutelano, è diventata ancora più urgente alla luce della crisi economica e finanziaria che ha messo in evidenza il fallimento dei mercati finanziari e ha posto molti interrogativi ai quali i regolatori nazionali, e non solo, hanno dovuto dare delle risposte. Da qui nasce la " Carta degli investitori ", un progetto avviato dalla Consob con la collaborazione di alcune delle Associazioni dei Consumatori del Cncu (Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Codacons, Codici, Confconsumatori, Lega Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino).

Questo progetto, condiviso dall’Autorità di Vigilanza per la tutela del risparmio e da alcune associazioni a tutela dei consumatori, è nato proprio per rispondere alle preoccupazioni degli investitori con l'obiettivo fondamentale di ridisegnare i rapporti di collaborazione tra i due attori del mercato: intermediari e consumatori/investitori.

L’intento è quello di consentire a tutti e sopratutto ai risparmiatori di avere meno timore quando intraprendono una decisione di investimento, fornendo loro dei concreti strumenti operativi in materia di gestione del risparmio personale per conoscere i propri diritti nell'interlocuzione con gli intermediari finanziari e cercando di rafforzare il collegamento tra l'Autorità di controllo e i risparmiatori,  riposizionando quest’ultimi al centro dell’attenzione del mercato, o perlomeno di un mercato virtuoso dei servizi finanziari, teso a premiare le migliori condotte e a marginalizzare quelle sleali.

Il progetto si articola in tre diversi sotto progetti:

a) una campagna di sensibilizzazione dei risparmiatori sui propri diritti attraverso la creazione di un network informativo/formativo tra Consob e associazioni di consumatori;

b) un progetto di riforma della Camera di Conciliazione e Arbitrato tramite l'introduzione di un organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie a partecipazione obbligatoria e non più volontaria degli intermediari;

c) il perfezionamento della gestione degli esposti/segnalazioni presentati alla Consob, in modo da migliorare la capacità di filtro e di selezione delle informazioni utili ad orientare possibili azioni di vigilanza.


Tutti gli acquirenti di prodotti finanziari potranno essere così
più consapevoli ed informati, anche e soprattutto attraverso tutti i sistemi multimediali più moderni ed attuali della comunicazione,  con implementazioni ed aggiornamenti continui, evitando il più possibile problematiche e danni patrimoniali.

Se è pur vero, infatti, che non bisogna essere un ingegnere meccanico per acquistare un’autovettura, è, però, consigliabile almeno saperla guidare e così negli investimenti finanziari è ora che il risparmiatore diventi parte attiva nel capire se il proprio patrimonio sia gestito al meglio.

In conclusione, il progetto della “carta degli investitori” intende contribuire a quel processo che da anni cerca di riportare la finanza al servizio dell’economia e non viceversa.

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Autore:


Giornalista, da l 1996 ad Altroconsumo prima come consulente legale e dal 1999 esperto Relazioni esterne Istituzionali, specializzata nel settore giuridico economico.

3 Risposte a "‘Progetto Carta degli investitori’"

  1. Anna Vizzari scrive:

    Molto interessante questo articolo di Silvia Castronovi. Per fortuna anche Consob si è resa conto che occorre investire sull'educazione finanziaria degli investitori/consumatori che potranno così avere qualche strumento in più per fare scelte consapevoli e rendere così il mercato più concorrenziale. La cosa positiva è che si pensa anche ad una riforma dell'Organo che gestirà le controversie. L'obiettivo principe dovrebbe essere quello di offrire anche all'investitore come per l'utente bancario con l'ABF un Organo efficiente e indipendente utile per gestire le controversie con l'operatore senza costi eccessivi. In questo modo il cliente potrà punire gli operatori scorretti (e questo fa sempre bene al mercato) e trovare un risarcimento anche economico da comportamenti illeciti.

     

     

  2. Silvia Castronovi scrive:

    Concordo pienamente sul fatto che il modello ABF sia , attualmente in Italia, il migliore e più efficace nelle controversie banca/cliente al quale la Consob deve ispirarsi rapidamente.

     

  3. Andrea Missaglia scrive:

    Le campagne di "acculturamento" degli investitori sono senz'altro meritorie (mai però come quelle destinate ai soggetti che si occupano di consigliare gli investimenti che, nella mia esperienza, sono quelli che ne hanno più bisogno…).

    Ho sempre però il timore che, una volta profusi tempo e risorse in questa direzione, a qualcuno non venga in mente di ridurre le tutele per il consumatore ormia non più "sprovveduto"

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